Toccata et Echo è l’inizio del concerto di Voltorre.
Musiche barocche e contemporanee, strumenti antichi ed elettronica
in un antico chiostro medievale;
un tempo indefinito, spettatori, rondini.
Monteverdi inizia il suo Orfeo, con la Toccata.
La Toccata era il segnale di inizio dello spettacolo, faceva tacere gli ultimi chiacchieroni.
Suonata tre volte:
per il pubblico di destra,
per quello di sinistra
e infine al centro.
Anche qui ci sono tre ripetizioni, ma il gioco è su uno spazio più astratto.
Come se il suono arrivasse da lontano,
con cavallo e armatura, con echi e rimbombi.
La tromba è lì che aspetta;
aspetta che arrivi il suo suono, il suo eco.
Suona la Toccata, accompagnata da sé stessa registrata.
Poi, il suono, lontano se ne va, inseguito da echi
ed imprevedibili voli di rondini.
Che strano:
“arrivare da lontano”
vale sia per il tempo
che per lo spazio.
(si ringrazian le rondini
per il contributo).