Specchi con Acqua
 
Installazioni interattive audio/video sul tema dello specchio;
 
modi diversi di elaborazione in tempo reale
dell'immagine riflessa dello spettatore.
 
 
Ho realizzato Specchi con Acqua in occasione di un soggiorno di studio ad Amsterdam,
suggestionato dalla costante presenza dell’acqua, sperimentando giochi di riflessi e displace,
movimenti senza sosta -nel video e nel suono-,
sempre imprevedibilmente uguali
 
 
Displace è la deformazione dell'immagine vista attraverso una goccia d'acqua;
 
In Specchi con Acqua, la goccia d'acqua che deforma, è l'immagine stessa di chi guarda nello specchio;
 
l'immagine riflessa dello spettatore muove,
ed è mossa, dal viso reale.
 
 
vedere il mondo attraverso la propria immagine
essere la propria immagine del mondo;
vedere sé stessi attraverso l’immagine di sé stessi.
 
 
 
Il mondo
 -e ciò che di noi al mondo appartiene-  
ci appare solo attraverso un filtro, un setaccio...
una “forma” delle cose:
 
la forma è il ritmo del mondo per occhi ed orecchie.
 
Questa forma è un gesto   -volontario o involontario-;
è l'inderogabilità di esistere.
 
 
luoghi più o meno immaginari in cui il soggetto insegue
o è inseguito dalla propria immagine,
in un paesaggio sonoro metamorfico dominato dal suono dell’acqua d’Amsterdam, ripreso e trasformato in svariati modi.
 
 
Amsterdam, STEIM, febbraio 2000
 
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Specchi con Acqua sviluppano, ognuno secondo una propria prospettiva, alcune riflessioni empiriche su identità, causalità/casualità, sinestesie.
 
 
Tutti gli specchi utilizzano, sia per l’audio che per il video, un unico “pensiero numerico”, un solo schema interpretativo dell'evento, adeguatamente riscalato per poter essere coerente con le operatività dei singoli programmi.
 
Gli eventi sono i gesti dello spettatore rilevati da semplici sensori di luminosità
 
la mano, interrompendo il fascio luminoso, attiva una serie di procedure basate su scelte casuali
 
ma quella che si ritiene una scelta puramente casuale, tipo
"dimmi un numero tra 0 e infinito",  
presuppone una serie di circostanze prettamente causali:
 
determinazione di un ambito - creazione dei limiti del linguaggio:
"tra 0 e infinito…"
determinazione di un tempo dell’azione
"dimmi un numero... adesso"
volontà dell’azione scatenante
"dimmi un numero !"
 
 
Random è la determinata azione che porta un mutamento,
un cambio di stato
 
passare da un numero in cui sono ad un altro, in un certo tempo, ed aspettare lì, per un certo tempo, prima che mi venga detto un altro numero a cui passare, in un certo tempo etc.
 
Io non posso sapere quale re-azione accadrà, in seguito alla mia azione;
posso però sentire che è proprio la mia azione, ciò che fa accadere le cose... qualunque "cose" siano;
 
le cose che accadono sono visive e sonore:  sincroni numerici che
rimescolano percezioni e sensi diversi,
creando una proporzionata prospettiva sinestetica.
 
tutto accade non per caso, ma per somma di circostanze casuali
 
son gli eventi, i particolari particolari, che danno forma al tutto
 
non potendo saper prima il risultato, del caso, rimango incantato a vedere cosa potrà venir fuori adesso, e adesso, e adesso...
 
 
 
il movimento implica
un tempo,   uno spazio,              
una volontà di partenza.
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Kaleidos
Ogni viaggio comincia la mattina, quando ci si guarda nello specchio,
per cercare nel proprio sguardo il desiderio di vedere nuovi mondi;
per imprimere nella memoria ciò che si era prima di partire,
per comprendere cosa e quanto siamo cambiati.
 
Ogni viaggio  è la scoperta di un mondo più o meno nuovo, diverso, sorprendente.
 
Ma il mondo che scopriremo non potrà che essere un mondo filtrato dai nostri stessi occhi, dalla nostra curiosità, dalla nostra volontà di plasmare e lasciarci plasmare da nuove ed “inimmaginabili” prospettive, forme, colori…
 
viaggiatore è chi è predisposto alla scoperta, alla ricerca… allo sguardo;
a vedere il mondo con i propri occhi, il proprio viso, i propri movimenti, e con essi condizionarlo ed esserne condizionato.
 
Ogni viaggio finisce quando si ritorna casa, e si cerca nello specchio cosa è cambiato, cosa è rimasto, cosa succederà domani.
 
 
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Paesaggi
Riflettere, del mondo e dell'uomo, è la funzione propria dello specchio.
 
un riflesso che è di una natura simile al ricordo,
un continuo giudizio su un flusso (continuo) di dati sensoriali
 
la consapevolezza diviene una "messa a confronto" di dati:
una stima,
una pre-visione.
 
 
come vedere i pirati che arrivano dal mare riflessi nelle nuvole
 
come specchiarsi in un fiume     -     come le apparizioni
 
 
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