San Lorenzo è una chiesetta del '600, in cima alla collina, tra i vigneti ovadesi.
Di San Lorenzo c’è chi ne fa disegni, chi ne scrive brevi poesie, tipo
San Lorenzo
dai colori netti,
le colline stagliate;
odori pungenti
che formìcolano gli occhi
o anche
San Lorenzo
è
una
punta
di magia
nell'infinito
del cielo di Parigi.
San Lorenzo ha le campane che batton le ore,
che si posson sentir da diversi spazi,
tutti d’intorno, e sopra, e sotto
e da fuori e da dentro.
da dentro...
e pensavo a cosa sente una zanzara
finita per sbaglio dentro a una campana
e ad echi di crepe e canne fumarie.
Le campane batton il tempo
ore e giorni, vento e neve, feste e ricorrenze.
Il carillon, poi, fa cose buffe:
mischia il Sanctus col marchin’ in;
Tu scendi dalle stelle all’X agosto...
quan ch’è il giorno di San Lorenzo
e c’è gente per la festa
e l’odor di pane
Poi,
nella realtà,
San Lorenzo se ne sta lì, piantato nella collina
come un traliccio da vite; sprofonda, di tanto in tanto,
un pò a destra, un pò a sinistra,
a seconda delle pioggie e dei contadini.